Woodrow Wilson (nato Thomas Woodrow Wilson) è stato un politico e accademico statunitense, nonché il 28esimo Presidente degli Stati Uniti d’America. Fu lui l’autore dei famosi “14 punti” che sovvertirono completamente l’esito delle ripartizioni successive alla Prima Guerra Mondiale, stabilendo così un nuovo assetto europeo sfavorevole ai vincitori.
28 dicembre 1856: muore Woodrow Wilson, 28esimo Presidente USA
Nato a Staunton il 28 dicembre del 1856 Woodrow Wilson (nato Thomas Woodrow Wilson) è cresciuto ad Augusta (nello Stato della Georgia) in una famiglia di origini scozzesi–irlandesi – e proveniva dall’Irlanda del Nord – suo padre è il reverendo Joseph Ruggles Wilson e sua madre è Janet Woodrow.
Democratico, nel 1910 viene eletto Governatore dello Stato del New Jersey. La sua politica riformatrice è caratteriizzata dalla intensa lotta contro la dilagante corruzione di quel tempo.
Presidente USA
Viene eletto Presidente degli Stati Uniti d’America nel 1912, sulla base di un programma ampiamente riformatore. Si afferma grazie alla scissione determinatasi nel partito repubblicano.
Durante il suo mandato Woodrow Wilson opera per una limitazione del potere dei grandi monopoli, per l’abbattimento dei dazi doganali e per l’introduzione di una legislazione per la tutela dei lavoratori e dei loro diritti sindacali.
Pur contrario all’ingerenza statunitense negli affari interni dei paesi latino-americani, decide l’intervento in Messico (1914, 1916-17). Da un atteggiamento neutralista nei confronti della Prima Guerra Mondiale, che gli varrà la rielezione presidenziale nel 1916, passa a una politica sempre più favorevole all’intervento (1917), che deciderà le sorti della guerra.
I famosi 14 punti
L´8 gennaio 1918 Wilson presenta i cosiddetti “14 punti” e la proposta di costituire la Società delle Nazioni nella prospettiva di concorrere alla costruzione di un nuovo e più giusto ordine internazionale.
Guida la delegazione USA alle trattative di pace di Versailles dove ottiene uno straordinario successo come difensore dei diritti democratici e dell’autodeterminazione dei popoli.
Tale successo non gli fu riconosciuto in patria dove prevalsero le spinte isolazioniste e il senato rifiutò di approvare l’adesione alla Società delle Nazioni.
Morte e Nobel
Nel 1919 Wilson viene colpito da un collasso che lo lascia parzialmente paralizzato e che gli farà decidere di non ripresentarsi alle elezioni del 1920. Esse vedranno la vittoria del repubblicano W.G. Harding.
Per la sua attività nel 1919 gli viene conferito il premio Nobel per la pace. Muore il 3 febbraio del 1924.