Yuri Urizi ucciso in strada a Milano dopo un pestaggio: “L’aggressore gesticolava e parlava in arabo”. È quanto emerso dalle ultime indiscrezioni sull’omicidio consumatosi il 13 settembre.
Milano, Yuri Urizi ucciso: “L’aggressore gesticolava e parlava in arabo”
Una persona fuori di sè, che gesticolava con le mani e diceva parole in arabo, così alterata da indurre il gestore di un locale a chiudere prima del solito. Erano queste le condizioni di Bilel Cubaa, il 28enne tunisino che ha ucciso a botte il 23enne, due ore prima del delitto. Lo dichiara un testimone.
Il 28enne ha manifestato «una particolare aggressività – scrive il gip nella nuova ordinanza di custodia cautelare per omicidio volontario -, priva di ragioni specifiche e facilmente innescabile da un pretesto o un gesto giudicato scorretto o comunque non condiviso».