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Zielinski affetto da angina: che cos’è e come curarla

Il calciatore polacco del Napoli Piotr Zielinski è affetto dall’angina pectoris. Una situazione che lo ha costretto a lasciare il ritiro della Nazionale della Polonia. Stando a quanto comunicato dalla federazione polacca a Zielinski, che soffriva da giorni di forti dolori al torace, sarebbe stata diagnosticata l’angina. Ma di cosa si tratta?

Zielinski affetto da angina: che cos’è

L’angina pectoris è una condizione clinica che si identifica in larga misura con il proprio sintomo principale: il termine deriva dal latino e sta a indicare la presenza di dolore al torace. Questa condizione si verifica solitamente nell’ambito della cardiopatia ischemica, poiché è causata da un fenomeno che prende il nome di ischemia: una temporanea riduzione dell’afflusso di sangue al cuore che determina mancanza di ossigeno al tessuto cardiaco e si manifesta con dolore. Diversamente dall’infarto acuto del miocardio, nell’angina pectoris l’ischemia è reversibile e non arriva al punto di provocare danno cardiaco permanente.

La malattia si manifesta abitualmente con dolore toracico, tipicamente da sforzo, solitamente transitorio e che va incontro a regressione con il riposo; sono stati descritti anche:

I sintomi possono essere molto diversi da individuo a individuo per intensità e durata.

L’angina si distingue in diverse forme:

Quali sono le cause dell’angina pectoris?

L’angina è causata dalla riduzione, temporanea, dell’afflusso di sangue al cuore. Il sangue trasporta l’ossigeno necessario ai tessuti del muscolo cardiaco per vivere. Se il flusso di sangue è inadeguato si creano le condizioni per un’ischemia. Poiché il sangue giunge al cuore attraverso le arterie coronarie, una riduzione del flusso può essere prodotta da un restringimento critico (stenosi), delle coronarie stesse, tale per cui, in presenza di aumentate richieste di ossigeno da parte del tessuto cardiaco (durante attività fisica, freddo o stress emotivo), non vi è di fatto un apporto sufficiente. Questo avviene più spesso in presenza di aterosclerosi coronarica, malattia che coinvolge le pareti dei vasi sanguigni attraverso la formazione di placche a contenuto lipidico o fibroso, che evolvono verso la progressiva riduzione del lume o verso l’ulcerazione e la formazione brusca di un coagulo sovrastante il punto di lesione. Condizioni che favoriscono lo sviluppo di aterosclerosi sono il fumo, il diabete, l’ipertensione e l’obesità.

L’ostruzione/restringimento della coronaria può avvenire più raramente anche per spasmo della stessa, solitamente senza alterazioni aterosclerotiche delle pareti vasali.

Quali sono i sintomi dell’angina pectoris?

I sintomi dell’angina includono:

Come prevenire l’angina pectoris?

La prevenzione dell’angina pectoris si attua in primo luogo attraverso la prevenzione dell’aterosclerosi coronarica, mettendo in atto tutte le misure volte a controllare i principali fattori di rischio cardiovascolare. È necessario evitare la sedentarietà, effettuare un’attività fisica moderata e regolare; evitare, se si sono avuti episodi di dolore anginoso, sforzi eccessivi e fonti di stress psicofisico; evitare sovrappeso e obesità, seguire una dieta sana, povera di grassi e ricca di frutta e verdura; evitare pasti abbondanti e l’assunzione di alcolici; non fumare o smettere di fumare. Chi soffre di diabete deve attuare tutte le misure per un controllo adeguato della glicemia. È necessario, inoltre, controllare periodicamente la pressione sanguigna.

Angina pectoris: come si fa la diagnosi?

Chi ha un episodio di angina, anche sospetto, dovrebbe riferirlo tempestivamente al medico per gli esami del caso, che includono:

Come trattare l’angina pectoris?

Il trattamento dell’angina è diretto a migliorare la perfusione delle coronarie, riducendo o eliminando la sintomatologia anginosa, e a ridurre il rischio di infarto ed eventi trombotici. La terapia include diverse opzioni, farmacologiche o interventistiche, che vengono valutate dal cardiologo in relazione al quadro clinico:

L’opzione interventistica include:

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