La politica ai tempi dei social. Nicola Zingaretti ha raccontato di essere stato avvisato della scissione dal Partito Democratico di Renzi, tramite un messaggio su WhatsApp.
Zingaretti: «Ho saputo della scissione di Renzi via WhatsApp»
“Ovviamente no. Ho ricevuto un whatsapp quando la decisione era stata presa“. Così il leader Pd Nicola Zingaretti, da Maria Latella a l’Intervista su Sky a chi gli chiede se Matteo Renzi lo avesse avvisato di voler compiere la scissione durante le trattative per la formazione del governo.
“Non pretendevo – dice Zingaretti – una telefonata. Il problema non è Zingaretti ma gli italiani. Spiegare agli italiani perchè è successo dopo il giuramento del governo. Non è una questione personale per me“.
“La sfida – ha detto riguardo al possibile faccia a faccia tra Renzi e Salvini – non è il giochetto dello scontro tra i leader ma risolvere i problemi degli italiani. Priorità dell’Italia non è attendere il faccia a faccia di Tizio contro Caio”.
“Salvini e Renzi – ha detto in un altro passaggio – sono persone con idee diverse cui conviene litigare per far parlare di sè. Ma la grande forza dell’alternativa si chiama Pd che è l’unica vera forza nazionale che intercetta cambiamento e giustizia sociale”.
Zingaretti ha parlato anche del patto civico al quale M5s e Pd stanno lavorando pe rle regionali in Umbria. Sull’accordo con il M5S sull’Umbria – ha detto – “non c’è nessun automatismo per le Regionali, ogni Regione dovrà decidere sulla base delle proprie leadership, dei propri contenuti, ma c’è una vocazione unitaria a provarci, per un futuro del Paese non fondato sull’odio, ma sulla crescita, sullo sviluppo, il lavoro e il benessere. E’ un fatto positivo che si stanno provando a verificare le condizioni per dare insieme una riposta ai cittadini, è utile per l’Italia”.
mente no. Ho ricevuto un whatsapp quando la decisione era stata presa”. Così il leader Pd Nicola Zingaretti, da Maria Latella a l’Intervista su Sky a chi gli chiede se Matteo Renzi lo avesse avvisato di voler compiere la scissione durante le trattative per la formazione del governo.
“Non pretendevo – dice Zingaretti – una telefonata. Il problema non è Zingaretti ma gli italiani. Spiegare agli italiani perchè è successo dopo il giuramento del governo. Non è una questione personale per me”.
“La sfida – ha detto riguardo al possibile faccia a faccia tra Renzi e Salvini – non è il giochetto dello scontro tra i leader ma risolvere i problemi degli italiani. Priorità dell’Italia non è attendere il faccia a faccia di Tizio contro Caio”.
“Salvini e Renzi – ha detto in un altro passaggio – sono persone con idee diverse cui conviene litigare per far parlare di sè. Ma la grande forza dell’alternativa si chiama Pd che è l’unica vera forza nazionale che intercetta cambiamento e giustizia sociale”.
Zingaretti ha parlato anche del patto civico al quale M5s e Pd stanno lavorando pe rle regionali in Umbria. Sull’accordo con il M5S sull’Umbria – ha detto – “non c’è nessun automatismo per le Regionali, ogni Regione dovrà decidere sulla base delle proprie leadership, dei propri contenuti, ma c’è una vocazione unitaria a provarci, per un futuro del Paese non fondato sull’odio, ma sulla crescita, sullo sviluppo, il lavoro e il benessere. E’ un fatto positivo che si stanno provando a verificare le condizioni per dare insieme una riposta ai cittadini, è utile per l’Italia”.