Da lunedì 10 gennaio la Liguria passerà in zona arancione. Altre 4 regioni, invece, sono a rischio. Secondo i dati Agenas relativi al 3 gennaio scorso, a livello nazionale, il tasso di occupazione di posti letto nei reparti ordinari è salito al 20% e, in 24 ore, è cresciuto in 17 regioni. Le situazioni più critiche, e ampiamente sopra la soglia del 15% che porta in zona gialla, sono: Valle d’Aosta (45%, con un balzo del +9%), Calabria (31%) e Liguria (30%).
La Liguria passa in zona arancione, altre 4 regioni a rischio
I posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti con Covid-19 sono saliti al 15% a livello nazionale e, nelle ultime 24 ore, sono cresciuti in 9 regioni: Friuli Venezia Giulia (al 17%), Lazio (17%), Marche (21%), Molise (5%), Provincia Autonoma di Bolzano (18%), Piemonte (18%), Puglia (7%), Sardegna (9%) Umbria (12%). Gran parte dell’Italia è quindi gialla, ma molto presto alcune Regioni si coloreranno di arancione.
Da lunedì passa la Liguria
Questo significa che, già da lunedì prossimo, la Liguria diventerà arancione. Secondo i dati elaborati da Ceds Digital, con il 29% dell’occupazione dei posti letto ordinari e il 21% di quelli intensivi il passaggio sembra essere inevitabile. La Liguria sarà la prima a fare questo scatto, ma probabilmente non sarà l’ultima.
Infatti, a essere in una situazione simile è la Provincia Autonoma di Trento con il 22% dei posti occupati in area medica e il 24% nelle terapie intensive. Seguono le Marche con il 23% dei ricoveri ordinari e il 20% in terapia intensiva e la Calabria, rispettivamente al 30% e al 17%. Vicino, ma «in contrazione», anche il Veneto con lo stesso tasso di posti letto occupati nei reparti ordinari e in terapia intensiva, il 19%. I numeri sono destinati a peggiorare nelle settimane successive.