Cronaca

Zona bianca da quando? Lazio e Lombardia sperano a metà giugno | Il calendario Regione per Regione

Zona bianca da quando? È la domanda che in molti si stanno ponendo ultimamente. Quasi tutta Italia sarà “in bianco” entro fine giugno. Dati che fanno ben sperare quelli relativi alla diminuzione costante dei contagi nelle ultime settimane. In particolare l’incidenza dei nuovi casi su 100mila abitanti. Vediamo insieme quali Regioni sperano di entrare entro metà giugno in fascia bianca: il calendario Regione per Regione.

Zona bianca da quando? Il calendario Regione per Regione

Dal primo giugno sono già in fascia bianca ben 3 regioni: Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna. Allo stesso modo, per il lunedì successivo e dunque per il 7 giugno, il medesimo destino toccherà Abruzzo, Veneto e Liguria. A partire dal 4 giugno (quindi anche l’11 giugno) gli ormai tradizionali monitoraggi dell’Istituto Superiore di Sanità potranno portare altri territori in fascia bianca. Seguendo le regole delle tre settimane quindi ed escludendo successive impennate dei dati del contagio, le regioni che avranno un’incidenza di 50 casi per centomila abitanti il prossimo 28 maggio potranno diventare bianche a partire dal 14 giugno. Al momento le principali indiziate sono Lazio e Lombardia, con l’EmiliaRomagna appena alle spalle, che già ora mostrano una curva in discesa e riportano tra i 90 e i 70 casi.  Meglio ancora fa l’Umbria che il 14 maggio scorso, nei dati ufficiali Iss, aveva già riscontrato “solo” 75 casi e quindi può già immaginarsi in bianco da metà giugno.

Le Regioni che rischiano di restare in zona gialla

La discesa così repentina dei contagi però non manca di eccezioni. Aree critiche che invece registrano numeri ancora poco confortanti rispetto al rischio del Paese e che quindi, rischiano di restare in zona gialla per qualche altra settimana. È il caso della Valle d’Aosta (156 casi su 100mila abitanti), ultima regione a restare arancione, così come della Campania (146) e della Puglia (117).

Le regole in zona bianca

  • Mascherina obbligatoria all’aperto e in luoghi chiusi, tranne per bambini al di sotto dei 6 anni, durante attività sportiva, soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina
  • Vietati gli assembramenti

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