Dal 1 giugno entreranno in zona bianca le prime tre Regioni. Ma quali sono le regole e le riaperture? Da giugno, entreranno in fascia bianca le prime tre Regioni, per poi essere seguite in rapida successione da almeno un’altra decina di territori. Tra questi, a sperare nel passaggio già da metà giugno, anche il Lazio. Qui l’incidenza si è ormai assestata entro i limiti necessari (al di sotto dei 50 casi ogni 100mila abitanti) e quindi, tenendo questo ritmo o magari abbassandolo ancora, la regione può puntare al bianco già dal 14 giugno.
Zona bianca, le date per il cambio delle Regioni: regole e riaperture
Un passaggio che invece avverrà già da martedì per Molise, Sardegna e Friuli Venezia Giulia, i primi territori che – come annunciato dal governo – passeranno nella fascia con minori restrizioni. A seguire, dal 7 giugno, sarà invece il turno di Abruzzo, Liguria, Veneto e Umbria. A loro, appunto, dal 14 giugno potranno poi accodarsi tutti quei territori che nel prossimo monitoraggio (quello con i dati di oggi 27 maggio) avranno trend in calo per quanto riguarda l’incidenza. In questo momento, con numeri già attorno ai 50 casi per 100mila abitanti, oltre al Lazio ci sono anche Lombardia, Emilia-Romagna, Piemonte, Puglia e Provincia autonoma di Trento.
Cosa si può fare in zona bianca? Le regole
In base a quanto previsto dal Dpcm 2 marzo 2021 le regole per la zona bianca sarebbero solamente tre: divieto di assembramento, obbligo di distanziamento sociale e di utilizzare la mascherina. Ci sarebbe quindi la riapertura di tutte le attività (eccetto che le discoteche).
Tuttavia, proprio ieri, è stata raggiunta un’intesa tra il ministero della Salute, l’Istituto superiore di Sanita e le Regioni che prevede alcune norme aggiuntive. Misure che scattano proprio con l’entrata in fascia bianca (senza ad esempio attendere il calendario “ordinario” definito dal governo per l’eliminazione del coprifuoco entro il 21 giugno). Per cui, chi accede alla fascia di minor rischio, non dovrà più rispettare il coprifuoco da subito , e può “anticipare le riaperture delle attività economiche e sociali per le quali la normativa vigente dispone già la ripresa delle attività in un momento successivo”.
Dovrebbero perciò ripartire subito fiere, congressi, parchi a tema e feste di nozze (invece del 15 giugno) ma anche piscine al chiuso, sale giochi, stabilimenti termali e palazzetti dello sport al chiuso (invece del 1° luglio). In base all’intesa raggiunta ieri però, le attività coinvolte in queste riaperture dovranno comunque rispettare i protocolli definiti per la zona gialla come il pass obbligatorio per i matrimoni o le docce vietate negli spogliatoi delle palestre.