La prima regione d’Italia ad entrare in zona bianca potrebbe essere la Valle d’Aosta. Quest’ultima infatti ha i numeri teorici (contagi, pressione sanitaria, terapie intensive) per passare in zona bianca, ovvero la fascia con meno restrizioni individuata dal governo.
Zona bianca, la prima regione d’Italia potrebbe essere la Valle d’Aosta
La decisione definitiva – che tiene conto anche di altri parametri – sarà presa dal ministro della Salute, Roberto Speranza. La piccola regione alpina per la terza settimana consecutiva ha meno di 50 nuovi contagi ogni 100 mila abitanti. I ricoverati in ospedale sono 8, di cui solo 2 in terapia intensiva. Con il passaggio in zona bianca decadrebbero divieti e chiusure (palestre, cinema, teatri) oltre che l’efficacia del Dpcm che blocca lo sci amatoriale fino al 5 marzo.
Cosa si può fare e cosa è vietato in zona bianca
In zona bianca:
- non sarà in vigore il coprifuoco dalle 22 alle 5;
- non ci sono limitazioni all’apertura e al servizio di bar, ristoranti, pub, locali pubblici in generale;
- riaprono palestre e piscine attraverso un protocollo da stilare tra gli operatori e il ministero della Salute e dello Sport;
- riaprono musei, mostre, teatri, cinema e sale da concerto attraverso un protocollo da stilare tra gli operatori e il ministero della Salute e della Cultura.